Cosciotto d’agnello all’arancia

Cosciotto d’agnello all’arancia

Una volta non tutte le case erano dotate di forno e fornelli. Questo era un metodo diffuso per preparare dolci, pane, zuppe e carne sfruttando il calore del focolare

di PIERO CANTORE

In tempi antichi i cibi venivano cotti sotto le braci o vicino a una fonte di calore naturale, in recipienti come la terracotta. Questa tecnica è una delle tecniche culinarie più vecchie del mondo. E proprio al metodo cosiddetto della cottura a bassa temperatura, dedicheremo qualche settimana.

Il metodo. Una volta non tutte le case erano dotate di forno e fornelli, era un metodo diffuso anche in Italia, per preparare dolci, pane, zuppe e carne sfruttando il calore del focolare. Oggi è disponibile la pentola slow cooking, che simula questa tecnica di cottura e da un po’ di tempo sta tornando in voga. Le slow cooking di solito sono pentole in ceramica alimentate a energia elettrica, usate per preparare zuppe, stufati e brodi con il minimo sforzo e la massima durata, a una temperatura che raggiunge i 96-98 gradi. Per avere una carne tenera come un filetto non servono tagli pregiati e la cottura lenta è perfetta per ammorbidire e ottenere il meglio da qualunque frammento di carne o verdura. Le lunghe ore in infusione sono il metodo migliore per amalgamare i sapori, ammorbidire e insaporire gli ingredienti; l’unica accortezza è quella di aggiungere aromi e spezie solo a cottura quasi ultimata, per conservarne le note più vivaci. Questo metodo per cuocere i cibi consente un minore apporto di grassi, estraendo dalla carne e dalle verdure i loro stessi liquidi, e il pesante coperchio ne impedisce l’evaporazione. Per questo nello slow cooking non è necessario aggiungere grassi: a inizio cottura è sufficiente assicurarsi che siano già presenti tutti i liquidi necessari.

Il cosciotto d’agnello all’arancia. La ricetta di oggi è un cosciotto di agnello aromatizzato all’arancia. La preparazione è molto semplice e poco impegnativa, vediamo come ottenere un secondo davvero molto gustoso.

Course: Secondo
Cuisine: Italian
Servings: 4 people
Ingredients
  • 800 gr. Cosciotto agnello o capretto
  • 2 Arance
  • 2 Patate
  • 1/2 bicchiere Vino bianco secco
  • 1/2 bicchiere acqua
  • qb Salvia, rosmarino, timo, origano, alloro
  • 1 aglio
  • qb sale, pepe
Instructions
  1. Prendiamo la nostra pentola slow cooking mettiamo al suo interno il cosciotto, poi prendiamo le patate lavate e tagliate a pezzi uniformi e le inseriamo, in seguito il succo di 1 arancia, qualche fettina di arancia, l’acqua, il vino, gli aromi, e aggiustiamo di sale e pepe.

    La nostra rivisitazione non prevede il passaggio in padella del cosciotto ma se si vuole si può prima rosolare, a vostra discrezione.

    A questo punto avvieremo la cottura high per circa 3 ore-3 ore e mezzo, in base alla grandezza del cosciotto. Al termine del tempo la cottura sarà pronta, basterà tagliare il cosciotto a fettine e impiattare, mettere le patate, un po’ di sughetto, qualche fettina di arancia per decorare e la nostra ricetta sarà pronta per essere gustata.

    Io l'ho fatto con capretto e l'ho rosolato e aggiunto l'aglio che non era nella ricetta originale. Si potrebbe provare a puntellare d'aglio come un gigot. Next time.

Recipe Notes

Abbinamento. L’agnello va abbinato con un vino rosso abbastanza sapido, ma persistente in bocca, come “Il monte cristo” rosso delle cantine Spadafora, un vino dal colore rubino carico, tendente al granato quando sta evolvendo, dal profumo intenso e persistente di frutti di bosco, con delicati sentori di mirtillo e ribes. Con un sapore pieno, di grande personalità, morbido ed elegante, con una buona persistenza gustativa, è il giusto abbinamento.

Andava benissimo con una birra bianca IPA dagli aromi ‘agrume’

Faraona al forno

Faraona al forno con patate
Temps préparation
20 mins
Temps de cuisson
1 hr
Temps total
1 hr 20 mins
 
Course: Secondo
Cuisine: Italian
Keyword: Faraona, patate
Servings: 4 persone
Ingredients
Faraona 1 kg
Patate novelle 500 g
Cipolle borretane 300 g
Salvia Quanto basta
Timo 3 rametti
Rosmarino 2 rametti
Aglio 4 spicchi
Brodo vegetale 500 ml
Olio extravergine di oliva Quanto basta
Vino bianco 200 ml
Sale Quanto basta
Instructions
  1. Eliminate dalla faraona eventuali residui di piume e lavatela accuratamente sotto acqua corrente e asciugatela. Inserite all’interno della faraona 2 spicchi d’aglio, le foglie di salvia e i rametti interi di timo e rosmarino. Legate le zampe con lo spago da cucina e trasferite la faraona in una teglia con le patate sbucciate e tagliate a metà e le cipolle sbucciate.

  2. Tritate i rimanenti spicchi d’aglio con altre foglie di salvia, di rosmarino e di timo. Cospargete il trito sulla superficie della faraona e irrorate con l’olio. Regolate di sale e infornate a 180 °C. Dopo venti minuti di cottura, sfumate con il vino bianco e ultimate la cottura per altri 40 minuti, aggiungendo di tanto in tanto qualche mestolo di brodo caldo per non far seccare eccessivamente la carne.

    Avendo fatto cuocere lo stesso giorno dei cardi (https://cucina.bevar.net/index.php/2019/03/02/cardi-gratinati-al-profumo-dacciuga/) al posto del brodo caldo, ho innaffiato la faraona con l’acqua di cottura dei cardi

Cardi gratinati al profumo d’acciuga

Cardi gratinati al profumo d’acciuga
Temps préparation
1 hr
Temps de cuisson
1 hr 20 mins
Temps total
2 hrs 20 mins
 
Course: Secondo
Cuisine: Italian
Keyword: acciughe, cardi
Servings: 4 persone
Ingredients
1 grosso cardo o 2 piccoli (1-1,2 kg)
2 limoni
3 cucchiai di farina
3 dl di latte fresco intero
1,5 dl di panna liquida fresca
4 acciughe salate
2 spicchi d’aglio
1 cucchiaio di pangrattato
1 cucchiaio di pecorino grattugiato
30 g di burro
5 cucchiai di olio
sale
Instructions
  1. Staccate le coste dei cardi, eliminate quelle rovinate, togliete i filamenti alle altre, tagliatele a tocchetti e mettetele a bagno in acqua acidulata con il succo di un limone.
  2. Portate a ebollizione una pentola di acqua leggermente salata, unitevi il succo dell’altro limone e mezzo bicchiere di acqua fredda in cui avrete diluito un cucchiaio di farina poi aggiungete le coste dei cardi e cuocetele finché saranno tenere (da 30 minuti a un’ora).
  3. Scolatele e lasciate sgocciolare in un colapasta. Intanto dissalate le acciughe e diliscatele. Pelate l’aglio, dividetelo in metà eliminate il germoglio e tagliatelo a fettine. Scaldate 3 cucchiai di olio in un capace tegame che possa contenere i cardi e fatevi appassire l’aglio accendendo e spegnendo la fiamma un paio di volte affinché non prenda colore. Eliminate quindi l’aglio e fate sciogliere le acciughe nell’olio, schiacciandole con una forchetta.

  4. Unite i cardi e mescolate per alcuni istanti. Preparate una besciamella con 30 g di farina, metà del burro, 2 cucchiai di olio e il latte. Unitevi la panna e versate il tutto sui cardi. Mescolate e trasferite in una pirofila.
  5. Spolverizzate la superficie con il pangrattato mescolato con il formaggio grattugiato, irrorate la superficie con il burro rimasto sciolto e fate gratinare in forno già caldo a 190°C per una ventina di minuti.